venerdì 2 agosto 2013

Berlusconi condannato e adesso?

Ieri sera tutti i telegiornali parlavano della condanna di Silvio Berlusconi con i vari politici di turno che commentavano la notizia, mentre veniva letta la sentenza molti cittadini esultavano con spumante e cartelli contro il Berluska, invece di piangere la morte dell'Italia. Voi vi starete chiedendo come la morte, finalmente giustizia è fatta, è qui che vi sbagliate, pensate veramente sia stata fatta giustizia? Io penso di no, e vi spiego anche il perchè. Silvio Berlusconi è il marchio, lo stemma, il copyright della nostra classe politica, fatta di gente che ha sempre cercato di usare il loro potere per le loro necessità e di farla franca anche davanti alla legge, addirittura arrivando al punto di cambiare le leggi sulla giustizia con il bene placido sia del PdL che del Pd.

Il problema del nostro paese non si risolverà finche non uccideremo (metaforicamente parlando) il drago dalle tre teste (Banche,Mafia,Politica) perchè sta tutto qui il problema un Berlusconi condannato fà credere alle masse di persone che ci sia un fronte politico pro-berlusconi e uno anti-berlusconi, ma tutto questo nei palazzi del potere non esiste ed è un trucco abilmente congegnato. Mediaset, Mediolanum e Mondadori sono present nei consigli di amministrazione di Mediobanca che è presente nei consigli di amministrazione del gruppo Rizzoli (quindi non sono concorrenti) che sono presenti nei consigli di amministrazione della fondazione Monte dei Paschi di Siena che è presente nel consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Emilia Romagna che è presente nel consiglio di amministrazione delle quattro fondazioni popolari che gestiscono la Banca delle Marche che è presente nel consiglio di amministrazione di Intesa San Paolo attraverso la sua fondazione che è presente in Unicredit, la quale, in ultima istanza è presente in Fininvest. E' un giro chiuso, è un circolo blindato. Dal quale siamo tutti fuori. Non esiste nessuno scontro in atto. Con lui condannato, la classe politica godrà di un insperato guadagno di tempo perchè avranno la possibilità di occuparsi del Berluska carcerato nella sua villa per i prossimi 14 mesi mentre il paese affonda nella propria miseria quotidiana con finte zuffe, finti scontri, finte manifestazioni (da una parte e dall'altra) e non si potrà nè parlare d'altro, nè occuparsi d'altro, nè ingegnarsi a nient'latro se non al destino personale della più ricca famiglia italiana. Il 31 Luglio, in Parlamento, approfittando del totale disinteresse della cupola mediatica, hanno bocciato la proposta di M5s per garantire incentivi a chi assume giovani disoccupati, (disoccupazione giovanile che ha raggiunto la insostenibile cifra del 38,7%), e hanno immesso nel decreto del fare il dispositivo che autorizza a pagare le imprese: invece che 40 miliardi (governo Monti) subito come garantito e assicurato lo scorso marzo, 25 miliardi a partire dal 2014 entro e non oltre il 31 dicembre del prossimo anno. Cari giornalisti a busta paga dei più forti risparmiateci l'ipocrisia di farci credere che in questo impresentabile paese esista la Giustizia, il Diritto, la Decenza, il Decoro. La realtà è ben altra: le risorse della nazione sono blindate e vengono usate per fare giochetti di borsa fingendo di essere concorrenti. Peccato che quelle banconote abbiano una doppia valenza: sono virtuali in mano loro, ma sono reali nelle nostre mani, quando ce le tolgono e ritornano virtuali quando ci devono pagare. Come nel caso del saldo dei 123 miliardi di euro dovuti alle imprese, di cui è stato avviato l'inizio di pagamento virtuale. Aspettiamoci un autunno molto caldo con il nostro Pil che si avvicina sempre di più a quello Greco, ma mi raccomando non facciamo troppo rumore altrimenti rischiamo di far svegliare la nostra bella classe politica.


giovedì 1 agosto 2013